PRANAI-KI

Terapia Olistica

 

 

 

Il PRANAI-KI è un trattamento

definito talvolta olistico, è un insieme di azioni mirate a favorire il ben-Essere psicofisico dell’individuo,e a ristabilire l’equilibrio energetico per promuovere la salute di corpo, mente, spirito, attraverso interventi non invasivi,rispettosi della persona che viene vista come un’unità dinamica in continua evoluzione e interconnessi con tutto il sistema. 

Il PRANAI-KI ( attivazione del flusso energetico del corpo di arcobaleno) è basato sull’esperienza decennale di pratiche SPIRITUALI, MARZIALI E ENERGETICHE che  permettono di interagire sulla persona ricevente Affinché si possano ristabilire le condizioni ottimali di salute relative al corpo, alle emozioni e alla mente.

La nostra disciplina lavora inizialmente al livello energetico muovendo i fluidi e i venti interni che vanno a risanare le parti cadute in depressione e a calmare le parti cadute in forme eccessive

Dopo di che attraverso una FORMA CIRCUITO di miscelazione viene ristabilito il normale equilibrio del corpo.

Metodologie simili si ritrovano all’interno di discipline come il reiki, il Qi Kung, il Kung Fu, la pranoterapia e il magnetismo,

quando queste discipline si integrano in un unico metodo di azione, così si crea una terapia olistica molto efficace e oltretutto quando è guidata da una mente pulita e addestrata ha una enorme capacità di Guarigione.

in una seconda fase si lavora per permettere all’individuo di prendere familiarità sulla stabilizzazione del proprio sistema energetico, aiutandolo ad ascoltarlo e a entrarci in confidenza in maniera graduale

È possibile scegliere insieme all’operatore la possibilità di esplorare nuovi sistemi di movimento dell’energia interna al fine di fare delle esperienze individuali e profonde Dalle quali è possibile attingere a nuove risorse e intuizioni

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Definiamo il nostro sistema un modo di entrare in contatto con l’energia assoluta e attraverso di quella attingere a ogni conoscenza. Il Tutto viene integrato nella persona in base alle proprie capacità ;

E’ possibile anche creare attivazioni di gruppo tra persone che vogliono raggiungere un obiettivo comune per ottimizzare il processo di evoluzione o per espandere le capacità operative energetiche nel sistema personale.

Siamo a disposizione per eventuali trattamenti conoscitivi in tutta Italia su appuntamento

È possibile anche ricevere il trattamento, successivamente, a distanza o tramite telefono ed i canali digitali, anche se è preferibile l’incontro diretto tra persone per una trasmissione efficace.

Mirko Vanni

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Vediamo insieme quali sono le caratteristiche dei trattamenti olistici,

in che cosa si differenziano dalle terapie non olistiche o allopatiche, e alcuni suggerimenti utili per chi desidera ricevere un trattamento olistico

per migliorare la qualità della sua vita e per prendersi cura di sé,

tenendo conto dei vari aspetti bio-psico-fisici e spirituali e dei collegamenti tra le diverse sfere della propria esistenza.

 

1. Significato:

Addentriamoci nel vivo della terminologia.

-“Trattamento” significa …

un insieme di interventi specifici aventi una data funzione.

 

– “Olistico” significa …

come molti sapranno già, deriva dal termine greco “olos” che vuol dire TUTTO.

Qualunque sia il vostro punto di partenza nel dirigervi verso un trattamento olistico, sia che siate mossi da un mal di schiena, da attacchi d’ansia, dall’esigenza di essere ascoltati o dal volersi semplicemente rilassare, sappiate che ciò non verrà considerato come sganciato dalla globalità del vostro Essere.

Il trattamento olistico parte dalla problematica da risolvere e la inserisce nel contesto di tutta la persona, la quale non è una somma di varie parti slegate tra loro, ma al contrario è un tutto in se stessa, un’unità le cui componenti fisiche, psichiche, emotive e spirituali sono interrelazionate tra loro, si influenzano a vicenda e tutte concorrono a determinare il livello di energia, lo stato di salute, la qualità dei pensieri, la capacità di interagire con gli altri e col mondo, e in definitiva di auto-realizzarsi nella vita.

–  “Medica” significa

dal  latino medicus derivazione di mederi, ossia curare

2. Il sintomo è un punto di partenza

Nel trattamento olistico ciascun sintomo non è visto come un fenomeno isolato e l’intervento di cura non è diretto al sintomo in sé, poiché esso è considerato come l’estremo tentativo che la coscienza fa per segnalare una disarmonia dell’anima. Più essa è inconscia, più denso è lo strato che separa la persona dal vederla, più il malanno sarà grave o lo stadio del disagio sarà avanzato.

Il corpo non mente mai, esso è il messaggero dell’anima, è lo specchio della nostra condizione interiore: ciascun essere umano è un tutto, un perfetto microcosmo in cui ogni cellula, ogni pensiero, ogni atto, se connesso all’anima e all’Universo genera benessere, salute e apre la via alla realizzazione personale, se al contrario è disconnesso dall’Io più profondo e dalle leggi di Natura, crea conflitto interiore, perdita di energia, problemi con se stessi, e sfocia nella malattia.

Dunque secondo la visione olistica non ha senso trattare il sintomo da solo, ed è completamente inutile anzi dannoso mirare unicamente alla soppressione del sintomo, poiché in tal modo ci si preclude la via che la Natura ci ha messo a disposizione per venire a capo della disarmonia che c’è dentro di noi, ascoltandola per diventarne consapevoli e conseguentemente modificare il nostro stile di vita per correggerla.

Essere incarnati in un corpo è un’opportunità meravigliosa, il corpo è saggio e ci avverte, possiamo imparare moltissimo: non sprechiamo questa occasione cercando di sbarazzarci dei sintomi!

Il trattamento olistico ci aiuta in questo: la visione olistica non considera il sintomo come un nemico da combattere, ma come un alleato attraverso il quale possiamo apprendere ad ascoltare noi stessi e a capire come aver cura di noi per il nostro massimo bene, che è sempre il risultato dell’unione dei vari piani di esistenza: corpo, mente, emozioni.

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3. Il trattamento olistico fornisce:

-degli strumenti immediati per lenire la violenza del sintomo

ciò non significa sopprimerlo, ma accompagnare la persona nel percorso di scioglimento del disagio: è più facile ascoltare i messaggi del corpo quando veniamo aiutati a familiarizzare con essi, e quando riceviamo un supporto naturale che fa bene a tutto il nostro Essere e che è in armonia con ciò che il nostro corpo e la nostra energia sta già mettendo in atto per guarire.

E’ il caso di massaggi, trattamenti energetici, pulizia energetica, tecniche olistiche, tecniche energetiche, terapie energetiche, floriterapie, ecc…: tutti trattamenti olistici che possono aiutare la persona a ricevere un sollievo che dia fiducia in una risoluzione naturale e in un recupero graduale del proprio ben-essere.

-degli strumenti che aiutano il riequilibrio energetico di tutto l’Essere umano

Il mal-essere coinvolge molti aspetti, la causa remota è profonda, l’individuo va dunque aiutato a intraprendere un percorso di consapevolezza che gli restituisca il potere di auto-guarirsi, il quale può solo derivare dalla conoscenza di sé.

Ai trattamenti olistici menzionati sopra, si aggiunga la meditazione come via per imparare ad ascoltarsi, ad osservarsi, ad allineare i vari piani di esistenza col volere dell’anima, in modo da accorgersi per tempo di eventuali anomalie nel proprio stato di salute, e di prevenire disagi più gravi: la miglior prevenzione consiste nel comprendere se stessi e nell’assecondare consapevolmente la naturale tendenza del corpo a guarire.

Il terapista che si ispira alla visione olistica dunque non tratterà il vostro sintomo in sé, come qualcosa di separato da voi stessi, ma vi consiglierà il trattamento olistico più adatto al caso vostro in quel momento, accennando se necessario anche ad altri trattamenti olistici che potrebbero aiutarvi a risolvere la tematica che vi sta a cuore, anche attraverso la cura di aspetti diversi da quello da cui siete partiti, ma che sono collegati e che dunque concorrono al vostro miglioramento e, in definitiva, vi fanno maturare una percezione più positiva e consapevole di voi stessi.

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4. ”Trattamento”: è il termine giusto?

Molti  terapisti olistici giustamente fanno notare che il termine “trattamento” è improprio. Lo si deduce da quanto detto sopra: la parola “trattamento” allude a una procedura che viene applicata su un oggetto.

Il trattamento olistico è invece un’esperienza di unità, di co-creazione:il facilitatore e il ricevente sono coinvolti in un processo di crescita. E’ proprio il loro incontro che rende possibile a entrambe una guarigione. Il facilitatore non potrebbe aiutare nessuno se non fosse consapevole che il trattamento olistico gli permette di aiutare e guarire in primo luogo se stesso.

Non è un protocollo, è una faccenda d’amore.

Perciò possiamo continuare a utilizzare il termine “trattamento olistico” per convenzione linguistica, sapendo però che non vogliamo intendere “trattamento” nel senso “vieni qua che io ti guarisco”, o “fai A e ottieni B”, ma come la manifestazione del volere dell’Universo che fa incontrare due persone che vengono beneficiate dal fatto di condividere un pezzo di percorso, nel rispetto dei ruoli che il loro livello evolutivo ha assegnato.

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5. Trattamento olistico: le motivazioni

Perché una persona dovrebbe decidersi a ricevere un trattamento olistico, o a intraprendere un percorso di formazione in una o più discipline olistiche per potersi fare l’auto-trattamento?

Quali sono le motivazioni che ci spingono verso i trattamenti olistici e ce li fanno preferire ad altre forme di cura?

  • -la delusione verso trattamenti allopatici che hanno portato effetti collaterali indesiderati o non hanno sortito effetto alcuno
  • -l’anelito verso una forma di cura che porti non solo un miglioramento in relazione al sintomo, ma che apra la strada a un percorso approfondito di riarmonizzazione di tutto l’Essere
  • -poter instaurare una relazione più umana con il terapista, essere ascoltati e capiti e non liquidati frettolosamente
  • -l’intuizione di avere delle facoltà o qualità di guarigione insite in noi stessi e mai esplorate, che ci spingono nella direzione dell’olismo e delle discipline olistiche e spirituali, piuttosto che verso la medicina allopatica
  • -la voglia di stare con cose naturali, di vivere una vita naturale a 360 gradi

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6. Auto-trattamento

Come accennato sopra, è possibile sia affidarsi a un facilitatore per ricevere il trattamento olistico, sia partecipare a corsi nei quali si apprendono le discipline olistiche ed è poi possibile farsi l’auto-trattamento.

Quale delle due forme scegliere è soggettivo, e dipende da molti fattori:

  • -generalmente rivolgersi a un operatore olistico è consigliabile all’inizio, quando stai muovendo i primi passi nel mondo delle cure naturali e della cosiddetta “medicina alternativa”; è consigliabile anche quando stai attraversando un momento particolarmente difficile e senti la necessità di un sostegno esterno.
  • -se hai già fatto diverse esperienze e ti senti motivato ad approfondire, l’idea di frequentare un corso di formazione è sicuramente da prendere in considerazione. Farsi l’auto-trattamento è una delle cose più belle perché impari a conoscere la tua energia e a dirigerla per la tua auto-guarigione.  Contattaci pure per i corsi di formazione di gruppo o individuali:   Lavoro-Attivo, corso di formazione sull’ intenzione.
  • -puoi sempre alternare l’auto-trattamento col trattamento presso un operatore olistico, a seconda delle tue esigenze e del momento in cui ti trovi.
  • -per alcune discipline olistiche è possibile e anzi auspicabile l’auto-trattamento, per altre no.

Fonte Internet 05/2017

 

 

 

“Le condizioni avverse si manifestano al fine di aiutarci a concentrare meglio la nostra intenzione ed energia , affinché si possano applicare in maniera irrevocabile i percorsi Yogici interni e così solcare il mare del non conosciuto …

Verso La Meta dell’Illuminazione”